Case-History Gabriella Poggi

Appassionata del movimento fin da bambina ho praticato diversi sport e, appena raggiunta la maggiore età, divento insegnante di nuoto.

Durante il periodo dei miei studi universitari (‘87-‘92) ho insegnato nuoto ai giovanissimi e ginnastica in acqua per il wellness agli adulti. In quegli anni, affascinata dalle opportunità che l’acqua rappresenta per il movimento ho iniziato a pensare a un progetto di benessere a 360° nelle piscine di Milano; un progetto con l’acqua protagonista non solo per la pratica del nuoto ma anche per la rieducazione post trauma, per il welness, per il fitness; un progetto rivolto non solo a nuotatori o aspiranti tali ma anche ad atlerti convalescenti, disabili, bebè, gestanti, anziani che in acqua possono muoversi senza rischi di sovraccarichi.

Al termine degli studi universitari, questo mio progetto si realizza solo in parte perchè mi unisco allo sviluppo del neo-nato SportsinOpenSpace, una scuola di sport fluviali e outdoor, in valTrebbia e val d’Aosta, lontano dalla città in cui ho sempre vissuto e mi lascio conquistare totalmente dal fascino dell’outdoor.
Così tra il 96 e il 2006, l’acqua scorre con me e affianco kayakers professionisti durante spedizioni sui fiumi di tutto il mondo; divento soccorritrice fluviale, a SportsinOpenSpace insegno kayak. e mi occupo di sviluppare il settore inerente alla formazione outdoor per ragazzi e gruppi aziendali.

In quegli anni la mia vita si snoda tra lavoro intenso sul fiume, nei canyons, in falesie, su sentieri in primavera-estate e viaggi fluviali extraeuropei in autunno-inverno. Nel ‘98 durante uno viaggio in Nuova Zelanda frequento la mia prima classe di yoga; lì comprendo l’importanza di una preparazione atletica integrata a supporto di ogni disciplina sportiva; rientrata in Italia lo Yoga diventa una pratica costante. Sperimento e studio lo Yoga per gli occhi avendo come riferimento la Dottoressa Zandonella esperta di rieducazione visiva; mi avvicino alla pratica del Nidra Yoga, una forma di meditazione guidata di cui approfondisco lo studio e ne comprendo le potenzialità per il benessere psicofisico; mi formo con Donato de Bartolomeo, Ester Albini e Karin Locher nel Pilates dando vita, in seno alla scuola outdoor, alle prime classi di Pilates per sostenere le schiene e le performance di canoisti e raftisti.
Sul campo ho la possibilità di raccogliere numerose evidenze di come il Pilates sia una disciplina in grado di sviluppare in modo equilibrato tutti i muscoli del corpo rendendolo più armonioso e consapevole; in tal modo oltre ai vari esercizi di potenziamento e di allungamento della muscolatura, di mobilità e stabilità delle articolazioni, il lavoro sulla consapevolezza, sul radicamento e sull’equilibrio tanto cari anche allo Yoga mi portano ad approfondire presso la EBFA (Evidence Based Fitness Academy) l’anatomia e il funzionamento del piede, conseguendo la Certificazione di Barefoot Training Specialist. Proseguo lo studio inerente alla funzionalità degli occhi e del training dell’area visiva e delle sua integrazione per lo sport e il neurosviluppo, mi formo quindi presso la Science Vision Training Academy quale tecnico di secondo livello in Visual Training e mi formo con Franco Lococo per l’utilizzo del suo metodo Vision Sticks. Approfondendo i miei studi sul corpo e il movimento conosco i Makka-ho, esercizi di stretching dei meridiani studiati dal maestro Shizuto Masunaga; il mio interesse per il ruolo del respiro nella postura e nella performance mi avvicina al campione del mondo di apnea Mike Maric e al suo progetto Breath to Perform; si consolida in me la convinzione circa la necessità di una preparazione atletica integrata corpo-mente-spirito per chi pratica sport a livello agonistico e professionale. Nasce così il progetto “ProPilates&Co”, un programma di allenamento basato su Pilates, Yoga, Stretching dei Meridiani, Meditazione, Tecniche di Respiro, Allenamento della Visione rivolto ad atleti che vogliono migliorare la performance, ridurre il rischio di infortuni grazie ad una preparazione atletica con approccio sistemico.

Parallelamente l’incontro con Gilberto Fulvi, psicologo, particolarmente interessato all’uso del corpo come strumento di mediazione tra stimolo e risposta comportamentale, mi porta ad un anno di lavoro a braccetto con lui. Il risultato è la creazione di questo percorso formativo innovativo di consapevolezza e sviluppo personale che si snoda tra attività fisica e psicologia. Nasce così il metodo MoveMind, un traguardo importante per me: finalmente l’intelligenza del corpo e le informazioni di cui è portatore divengono intellegibili e possono essere usate come punto di partenza per portare benessere e crescita personale.

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